X-Fragile trattato con oligonucleotidi antisenso

 

 

DIANE RICHMOND

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XX – 01 luglio 2023.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

La sindrome del cromosoma X fragile o Fragile-X Syndrome (FraX o FXS) costituisce la più comune causa ereditata di disabilità intellettiva e interessa approssimativamente uno su 4000 nati di sesso maschile. La prima osservazione citogenetica sulla possibile causa del disturbo rilevò a un’estremità del cromosoma X degli affetti un restringimento, che costituiva un sito di minore resistenza, da cui la denominazione di X-Fragile. La fragilità del sito è causata da una mutazione nella regione 5’ non codificante del gene poi chiamato FMR1 da fragile X mental retardation; mutazione che determina l’espansione della ripetizione della tripletta CGG oltre le 200 copie. In condizioni fisiologiche non si superano in genere le 30 copie[1]. L’espansione del numero di ripetizioni di CGG causa l’iper-metilazione del promotore del gene FMR1, così limitando l’espressione del suo prodotto, la proteina FMR1 o FMRP.

Più della metà dei maschi affetti da FXS presenta le manifestazioni comportamentali dei disturbi dello spettro dell’autismo (ASD), con associazione di epilessia in percentuale differente nei diversi campioni studiati. L’elemento neuropatologico più caratteristico riguarda le anomalie delle spine dendritiche che appaiono sottili e allungate, con aree di contatto sinaptico di ridotte dimensioni; tali alterazioni sono considerate espressione di immaturità morfo-funzionale.

FMRP è una proteina che si lega alle molecole di mRNA, associata ai poliribosomi e pertanto implicata nella sintesi di proteine. FMRP agisce da repressore della traduzione di alcuni tipi di mRNA; è interessante la sua concentrazione presso le spine dendritiche dove regola la sintesi proteica in corrispondenza delle sinapsi. Classicamente, questa attività è considerata una prova della dipendenza della patologia sinaptica da molto tempo descritta in FXS dalla perdita di funzione di FMRP. Il ruolo sinaptico di questa proteina si comprende meglio alla luce di ciò che accade nel fenomeno legato alla memoria della depressione sinaptica a lungo termine (LTD): FMRP interagisce con il recettore metabotropico del glutammato 5 (mGluR5) e l’attivazione di mGluR5 guida la traduzione dei messaggeri, incluso quello di FMRP, che inibisce la traduzione ulteriore. In assenza di FMRP o della sua funzione, la sintesi proteica dei dendriti è scarsamente regolata, così causando la disgenesia delle spine.

I leucociti di più del 70% degli affetti esprime un’isoforma aberrante per splicing di FMR1 chiamata FMR1-217 RNA; tale isoforma è stata trovata nel cervello post-mortem di pazienti FXS. Un nuovo studio, condotto da Sneha Shah e colleghi coordinati da Joel D. Richter, ha accertato, verificato e dimostrato che la forma aberrante FMR1-217 RNA può essere ricondotta alla sua forma normale FMR1 dal trattamento con oligonucleotidi antisenso, che ristabiliscono i livelli fisiologici della proteina presenti nel cervello delle persone non affette dal disturbo.

(Shah S. et al., Antisense oligonucleotide rescue of CGG expansion-dependent FMR1 mis-splicing in fragile X syndrome restores FMRP. Proceedings of the National Academy of Sciences USA – Epub ahead of print doi: 10.1073/pnas.2302534120, 2023).

La provenienza degli autori è la seguente: Program in Molecular Medicine, University of Massachusetts Chan Medical School, Worcester, MA (USA); Department of Pediatrics, Rush University Medical Center, Chicago, IL (USA); RNA Therapeutics Institute, University of Massachusetts Chan Medical School, Worcester, MA (USA); Department of Neurological Sciences, Department of Anatomy and Cell Biology, Rush University Medical Center, Chicago, IL (USA); Li Weibo Rare Disease Institute, Department of Biochemistry and Molecular Biotechnology, University of Massachusetts Chan Medical School, Worcester, MA (USA).

Lo splicing alternativo[2] aberrante degli mRNA è causa di de-regolazione dell’espressione genica in numerose malattie neurologiche. Sneha Shah e colleghi coordinati da Joel D. Richter hanno accertato e dimostrato che centinaia di mRNA non sono espressi correttamente nei leucociti e nei tessuti cerebrali dei pazienti affetti dalla sindrome dell’X fragile (FXS). Con sorpresa i ricercatori hanno rilevato che il gene FMR1 (Fragile X Messenger Ribonucleoprotein 1) è trascritto in più del 70% dei tessuti degli affetti da FXS.

In tutti i tessuti FXS esprimenti FMR1, l’FMR1 RNA è mis-spliced in maniera dipendente dall’espansione di CGG per generare l’isoforma poco conosciuta FMR1-217 RNA, che contiene l’FMR1 esone 1 e uno pseudo-esone nell’introne 1. FMR1-217 è anche espresso, nei pazienti, nei fibroblasti della pelle derivati da carrier pre-mutazione e nel tessuto cerebrale. I ricercatori hanno dimostrato che, nelle cellule che esprimono in forma aberrante FMR1, il trattamento con oligonucleotidi antisenso (ASO) riduce FMR1-217, recupera FMR1 RNA nella sua piena lunghezza e ristabilisce a livelli normali FMRP (Fragile X Messenger RibonucleoProtein).

La riattivazione del gene FMR1 nelle cellule trascrizionalmente silenti, impiegando 5-AzadC che previene la metilazione del DNA, accresce i livelli di FMR1-217 RNA, ma non di FMRP. Il trattamento delle cellule con ASO prima dell’applicazione di 5-AzadC recupera l’espressione di FMR1 a piena lunghezza e ristabilisce FMRP.

Questi risultati indicano che gli eventi di splicing alterato dell’RNA nel sangue possono servire da potenti biomarkers nella clinica di FXS e che, nei pazienti esprimenti FMR1-217, il trattamento con ASO può costituire un buon approccio per mitigare le manifestazioni sintomatologiche del disturbo.

 

L’autrice della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Diane Richmond

BM&L-01 luglio 2023

www.brainmindlife.org

 

 

 

________________________________________________________________________________

 

La Società Nazionale di Neuroscienze BM&L-Italia, affiliata alla International Society of Neuroscience, è registrata presso l’Agenzia delle Entrate di Firenze, Ufficio Firenze 1, in data 16 gennaio 2003 con codice fiscale 94098840484, come organizzazione scientifica e culturale non-profit.

 

 

 



[1] Si ritiene che in presenza di una pre-mutazione in questo sito vi siano da 50 a 200 copie di CGG.

[2] Si ricorda che lo splicing è un processo di montaggio mediante il quale si eliminano gli introni e si ricollegano in continuità gli esoni dell’mRNA che sarà tradotto. lo splicing alternativo è un montaggio con un arrangiamento differente degli esoni che dà luogo a un’isoforma della proteina.